Le differenze nutrizionali tra alimenti biologici e convenzionali

Le differenze nutrizionali tra alimenti biologici e convenzionali

Dott.ssa Stefania Leoni

Gli alimenti comunemente definiti “biologici” provengono da
coltivazioni o allevamenti che utilizzano tecniche agronomiche e
zootecniche a basso impatto ambientale attraverso protocolli
produttivi nei quali è vietato o limitato l’impiego di diserbanti,
insetticidi o concimi contenenti sostanze di sintesi.
Il coltivatore biologico può utilizzare pesticidi: ci sono pesticidi
ammessi e non ammessi perché ritenuti più pericolosi. Per essere
commercializzato come biologico, un alimento deve essere stato
prodotto da aziende certificate da Organismi autorizzati dal
Ministero dell’Agricoltura che appongono su tali prodotti il loro
logo, identificandoli quali biologici. La certificazione non verifica il
prodotto finale, ma solo la coltivazione.

Alcuni studi suggeriscono che gli alimenti biologici possono
contenere quantità leggermente superiori di vitamine e minerali
rispetto ai loro equivalenti convenzionali e tendono ad avere livelli
più alti di antiossidanti.
Questo potrebbe essere dovuto allo stress minore indotto da
pesticidi chimici e alla necessità per le piante biologiche di
sviluppare meccanismi di difesa naturali.
In oltre i prodotti animali biologici, come il latte e la carne,
possono avere un profilo di acidi grassi più favorevole.
Per definizione, l’agricoltura biologica è un metodo di coltivazione
e di allevamento che prevede l’impiego di sostanze naturali. Quindi,
non è consentito usare sostanze di sintesi chimica come i concimi,
i diserbanti e gli insetticidi che, invece, caratterizzano la
produzione convenzionale (non biologica).
Le regioni in cui si trova la maggior estensione sono localizzate nel
Sud Italia: al primo posto la Sicilia seguita da Puglia e Calabria. Per
quanto riguarda gli acquirenti, essi si concentrano
prevalentemente al Nord. Questi numeri sono giustificati
dall’opinione diffusa secondo cui i prodotti biologici siano di
qualità superiore da un punto di vista nutrizionale rispetto a quelli
convenzionali.
Le differenze nutrizionali tra alimenti biologici e convenzionali
sono oggetto di numerosi studi e discussioni.

Ecco una panoramica dei principali aspetti:
L’agricoltura biologica tende a essere più sostenibile dal punto di
vista ambientale. Utilizza pratiche come la rotazione delle colture,
il compostaggio e l’uso di fertilizzanti organici, che possono
migliorare la salute del suolo e ridurre l’impatto ambientale
negativo.
Le aziende agricole biologiche spesso promuovono una maggiore
biodiversità rispetto a quelle convenzionali. La diversificazione
delle colture e l’uso di varietà locali e resistenti possono
contribuire a un ecosistema agricolo più equilibrato.
Gli animali allevati biologicamente non ricevono antibiotici o
ormoni di crescita, il che può ridurre il rischio di resistenza agli
antibiotici e di altri effetti negativi sulla salute umana.
Anche se entrambi i tipi di alimenti devono soddisfare standard di
sicurezza alimentare, gli alimenti biologici sono spesso percepiti
come più sicuri a causa dell’assenza di residui chimici e dell’uso di
pratiche agricole più naturali.
Le differenze nutrizionali tra alimenti biologici e convenzionali
esistono, ma possono variare a seconda del tipo di alimento e delle
condizioni specifiche di produzione. Sebbene gli alimenti biologici
possano offrire alcuni benefici nutrizionali e ambientali, la scelta
tra alimenti biologici e convenzionali dipende da molti fattori, tra
cui le preferenze personali, il costo e la disponibilità.

La Dott.ssa Stefania Leoni è laureata in Biologa ed esperta nell’elaborazione di diete e piani
nutrizionali personalizzati in condizioni fisiologiche e/o patologiche
accertate. Abilitata all’esercizio della Professione presso l’Università
degli studi di Bari “Aldo Moro”. Trainer con inVictus Academy durante
l’anno 2024.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *