Il tema dell’ecosostenibilità è ormai un obiettivo comune: sia per le aziende che per i privati.
Uno degli aspetti più importanti in questo scenario riguarda la consapevolezza dei consumatori. In Italia l’80% dei consumatori finali sa che le piccole azioni quotidiane possono fare la differenza, il 68% separa i rifiuti e il 90% è d’accordo ad acquistare prodotti rispettosi dell’ambiente. L’ambiente quindi si trasforma non più in un fattore “cool”, bensì in un vero e proprio “driver” di scelta. Sia nel food che nel non-food, l’ambiente è un elemento determinante nella scelta d’acquisto del cliente.
Il mondo del packaging, in particolare, a seguito dell’importanza crescente data alla qualità dei prodotti, alla salute e alle questioni etiche è sempre più interessato ad individuare soluzioni sostenibili innovative ed attraenti per i consumatori, i quali sono sempre più orientati verso una vita ecologicamente consapevole che percepisce sempre più l’inquinamento come problema, fa uso di energie alternative e rinnovabili ed assume un atteggiamento sempre più informato verso i rifiuti domestici e i prodotti scartati scegliendo, in misura sempre maggiore, prodotti e relativi imballaggi ecologici. Un imballaggio sostenibile è vantaggioso – ci si riferisce anche a vantaggi economici perché minor volume può portare a minor prezzo di acquisto del prodotto – sano per individui e comunità, efficace se si attiene allo scopo per cui è stato creato, sicuro se riesce e a minimizzare i rischi per persone ed ecosistemi.
E’ questo il motivo per cui è indispensabile dare le giuste informazioni ai cittadini: per garantirgli l’acquisizione di capacità critiche ed autonome tali da consentirgli di valutare se e in che proporzione un imballaggio si possa definire ecologico e, conseguentemente, quanta fiducia e credibilità dare all’azienda produttrice.